L’80%
circa delle foreste che nel passato ricoprivano la superficie
del pianeta sono state distrutte, e la maggior parte negli
ultimi 30 anni. Si stima che una superficie di foresta primaria
fra i 10 e i 16 milioni di ettari venga perduta ogni anno.
Questa distruzione continua a minacciare un numero incredibile
di piante e animali, oltre a mettere in pericolo il futuro di
interi popoli delle foreste di tutto il mondo. L’industria
del legno e dei prodotti forestali, caratterizzata in molti casi
dal taglio illegale e da una diffusa corruzione, rappresenta
oggi il maggiore singolo fattore di minaccia alle foreste
primarie. Eppure il legno potrebbe rappresentare il materiale
edile ecologico per eccellenza. Rispetto ad altri materiali come
il PVC, il legno
è
in grado di ricrescere, può
essere ricavato ecologicamente, può
durare molto a lungo,
è
biodegradabile e può
essere reimmesso nel ciclo naturale alla fine del suo utilizzo.
Come si può,
allora, scegliere una partita di legname proveniente da una
buona gestione forestale.
Ci aiuta FSC, vale a dire Forest Stewardship Council, che
significa Consiglio per la Gestione Forestale Sostenibile, che
è
una organizzazione internazionale indipendente e senza scopo di
lucro fondata da un gruppo di associazioni ambientaliste tra cui
Greenpeace, rappresentanze di popoli indigeni, organizzazioni
per la cooperazione allo sviluppo, produttori forestali,
lavoratori, industrie del legno, scienziati e tecnici forestali,
per creare un’alternativa
alla distruzione delle foreste. Oggi circa 35 milioni di ettari
di foreste in 56 paesi ed oltre 2200 aziende nel mondo sono
certificati FSC. Le finestre e le portesono
realizzate con legni certificati FSC.
Inoltrepreferisce
proporre specie legnose europee (architettura regionalista) in
modo da evitare inutili e costosi trasporti e relativi
inquinanti.
Alcune proposte:
-
Abete (picea abies) e Pino (pinus Sylvestris) provenienti
dall’Europa
settentrionale o dalle regioni alpine.
-
Larice (larix decidua) importato per lo più
dall’Austria.
-
Castagno (castanea sativa) proveniente dall’Italia
o dalle regioni centrali dell’Europa.
-
Rovere (quecus spp) proveniente dalla Francia. Attenzione al
materiale proveniente dall’Europa
orientale le cui foreste sono minacciate da un taglio spesso
illegale e irresponsabile.
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