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SCELTE PROGETTUALI DA AFFRONTARE:

Durante l'identificazione di un prodotto adatto al tipo di intervento che stiamo progettando dobbiamo porci alcune domande circa le caratteristiche e le qualità che ci attendiamo dal prodotto stesso, o si attende il nostro Committente, che è l'utilizzatore finale dell'immobile. Nell'individuare le caratteristiche che devono avere, in particolare, le finestre che stiamo scegliendo è necessario che vengano analizzati quattro punti fondamentali, quali:

 

La necessità di consentire il passaggio di persone o l’affaccio, nonché quelle relative alla ventilazione degli ambienti, implicano che alcune parti dei serramenti siano mobili e consentano l’apertura totale o parziale. L’apertura del serramento è realizzabile secondo differenti geometrie di movimento, a ciascuna delle quali si accompagnano caratteristiche di comportamento peculiari e problemi tecnici specifici. La progettazione ha quindi necessità di conoscere le caratteristiche determinate da ciascuna tipologia di apertura che influenzano direttamente i compiti fondamentali delle aperture finestre e cioè la visione dell’esterno, l’illuminazione, il controllo solare, la ventilazione. In particolare, le informazioni di seguito riportate comprendono l’indicazione dei limiti dimensionali derivanti da problemi di stabilità e dalle possibilità di aggregazione delle ante, l’individuazione delle massime dimensioni libere del vetro che influenzano la fruizione visiva e l’illuminazione, la dimensione delle luci apribili e la possibilità di regolazioni intermedie dell’apertura che determinano l’entità della ventilazione naturale conseguibile, la compatibilità dei dispositivi di schermatura della radiazione solare; oltre a ciò è indicato, per ciascuna tipologia, la facilità o meno di conseguire elevate prestazioni di permeabilità all’aria, di tenuta all’acqua, la possibilità di consentire il passaggio e/o l’affaccio, l’ingombro all’interno, la manovrabilità e la facilità di pulizia. Le tipologie di apertura dei serramenti sono classificate in relazione alla geometria di movimento dell’anta e sono elencate nella tabella situata nella pagina seguente.

 

Denominazioni

Tipo di movimento

Asse / piano

Posizione vincoli

Senso di apertura

Anta fissa

nessuno

     

Alla francese o a battente interno

rotazione

verticale

laterale

interno

All’inglese o a battente esterno

rotazione

verticale

laterale

esterno

Bilico verticale o anta girevole

rotazione

verticale

intermedio

½ esterno + ½ interno

Visiera o compasso interno

rotazione

orizzontale

superiore

interno

Visiera o compasso esterno

rotazione

orizzontale

superiore

esterno

Vasistas interno o ribalta interna

rotazione

orizzontale

inferiore

interno

Vasistas esterno o ribalta esterna

rotazione

orizzontale

inferiore

esterno

Bilico orizzontale

rotazione

orizzontale

intermedio

½ esterno + ½ interno

Oscillobattente o anta ribalta

rotazione

Orizzontale e verticale

Laterale e inferiore

interno

Scorrevole orizzontale

traslazione

Orizzontale

   

Scorrevole verticale o saliscendi

traslazione

verticale

   

Libro o fisarmonica

Rotazione e traslazione

Verticale e orizzontale

   

Scorrevole complanare

Traslazione parallela

orizzontale

   

Lamelle o louvre

rotazione

intermedio

 

½ esterno + ½ interno


Analizziamo ora i singoli tipi di apertura in funzione delle loro caratteristiche riferite alle dimensioni massime accettabili, alla loro stabilità dimensionale, alla fruizione visiva, alla ventilazione, alla tenuta all’aria e all’acqua, alla possibilità di affaccio e di circolazione.

1.     Anta fissa
L’anta fissa è, dal punto di vista della realizzazione e della funzionalità, molto semplice in quanto non presenta problemi particolari di staticità, di tenuta all’aria e all’acqua. E’ utilizzata per la chiusura trasparente di grandi dimensioni aventi la funzione di sola illuminazione e visione, oppure in modularità con altre aperture. Tranne che in casi particolari, le dimensioni massime ottenibili coincidono con quelle del tamponamento scelto. Per la pulizia e la manutenzione è necessario che l’anta fissa sia accessibile dall’esterno. In caso di abbinamento con ante mobili la pulizia è consentita solamente per piccole dimensioni.

2.     Anta alla francese o a battente interno
E’ il sistema di apertura più diffuso in Italia. Dimensione massima: dipende da motivi statici e da ingombro interno delle ante aperte. Stabilità: quando l’anta è in posizione aperta il peso del tamponamento sollecita le giunzioni angolari del telaio dell’anta e viene trasferito al telaio fisso tramite le cerniere laterali. Ciò limita la dimensione massima ottenibile.
Fruizione visiva: la dimensione della lastra vetrata è limitata. Spesso, inoltre, la presenza di traverse orizzontali o di serramenti a due ante (montanti verticali) limita ulteriormente la fruizione visiva.
Ventilazione: le ante non consentono una regolazione della ventilazione in quanto sono completamente chiuse o completamente aperte. Presentano anche il rischio di rottura del vetro in caso di chiusure violente dovute a colpi di vento.
Tenuta all’aria: buona se guarnizioni ben studiate e ben posizionate e se la ferramenta è dotata di adeguati punti di chiusura.
Tenuta all’acqua: idem come sopra. E’ necessario un giunto aperto per l’evacuazione dell’acqua piovana che funzioni anche in presenza di forte vento.
Circolazione e affaccio: è consentita la totale apertura dell’anta a 90° o a 180° a seconda del posizionamento nel vano murario. In caso di portafinestra è necessario posizionare la traversa inferiore del telaio fisso in alluminio con H < a mm 25, per non creare ostacoli al transito pedonale. Sono sconsigliate traverse inferiori in marmo perché consentirebbero prestazioni scadenti alla tenuta all’aria e all’acqua.
Ingombro interno: le ante mobili aperte a 90° ingombrano il vano interno e perciò le dimensioni delle ante stesse devono essere studiate in funzione delle dimensioni del vano.
Facilità di manovra: estremamente facile, anche perché è un tipo di apertura conosciuta dall’utenza italiana.
Compatibilità con schermi: assolutamente senza vincoli.
Manutenzione e pulizia: nessuna difficoltà

3.     Anta all’inglese o a battente esterno
E’ un sistema di apertura poco diffuso in Italia, ma che trova innumerevoli esempi nei paesi anglosassoni e del Nord Europa. Dimensione massima: dipende da motivi statici e da ingombro esterno delle ante aperte. Stabilità: quando l’anta è in posizione aperta il peso del tamponamento sollecita le giunzioni angolari del telaio dell’anta e viene trasferito al telaio fisso tramite le cerniere laterali. Ciò limita la dimensione massima ottenibile.
Fruizione visiva: la dimensione della lastra vetrata è limitata. Spesso, inoltre, la presenza di traverse orizzontali o di serramenti a due ante (montanti verticali) limita ulteriormente la fruizione visiva.
Ventilazione: le ante non consentono una regolazione della ventilazione in quanto sono completamente chiuse o completamente aperte. Presentano anche il rischio di rottura del vetro in caso di chiusure violente dovute a colpi di vento.
Tenuta all’aria: ottima in quanto il carico del vento aumenta l’efficacia delle battute.
Tenuta all’acqua: idem come sopra.
Circolazione e affaccio: è consentita la totale apertura dell’anta a 90° o a 180° a seconda del posizionamento nel vano murario. In caso di portafinestra è necessario posizionare la traversa inferiore del telaio fisso in alluminio con H < a mm 25, per non creare ostacoli al transito pedonale. Sono sconsigliate traverse inferiori in marmo perché consentirebbero prestazioni scadenti alla tenuta all’aria e all’acqua.
Ingombro interno: nullo
Facilità di manovra: estremamente facile.
Compatibilità con schermi: l’anta interferisce con qualsiasi tipo di schermo esterno. Va installata su locali che non necessitano di schermatura solare
Manutenzione e pulizia: in caso di anta singola la pulizia è impossibile a meno che la finestra non sia direttamente accessibile dal lato esterno.

4.     Bilico verticale o anta girevole
Il sistema consente la produzione di ante di dimensioni considerevoli, aggregabili fra loro mediante l’interposizione di un montante. Stabilità: il peso del tamponamento grava interamente sulla traversa inferiore dell’anta, la cui sezione è indebolita a causa dell’inserimento del dispositivo di rotazione; è quindi importante posizionare i tasselli di appoggio del vetro in modo da ridurre le sollecitazioni flessionali e curare il corretto trasferimento del carico del perno alle strutture adiacenti
Fruizione visiva: sono consentite specchiature di dimensioni considerevoli
Ventilazione: consente di sfruttare differenze di pressione all’esterno innestando una buona circolazione dell’aria.
Tenuta all’aria: pessima in quanto la pressione del vento schiaccia circa la metà dell’anta verso l’interno.
Tenuta all’acqua: idem come sopra.
Circolazione e affaccio: la circolazione è ostacolata dalla presenza di una traversa inferiore del telaio fisso. Inoltre l’apertura utile è pari a circa la metà della larghezza totale dell’anta mobile. Affaccio ottimo.
Ingombro interno: limitato in quanto circa metà dell’anta apre verso l’esterno.
Facilità di manovra: normalmente agevole se ante con dimensione limitata.
Compatibilità con schermi: l’anta interferisce con qualsiasi tipo di schermo esterno. Va installata su locali che non necessitano di schermatura solare
Manutenzione e pulizia: in caso di anta singola la pulizia è impossibile a meno che la finestra non sia direttamente accessibile dal lato esterno.

5.     Visiera o compasso interno
L’anta è incernierata alla traversa superiore del telaio fisso e l’apertura è regolata da un braccio collocato sul bordo inferiore dell’anta. E’ un sistema praticamente non utilizzato in Italia. Dimensione massima: ridotta a causa di problemi di manovrabilità Stabilità: cerniere superiori opportunamente dimensionate.
Fruizione visiva: sono consentite specchiature di piccole dimensioni. In caso di anta aperta la fruizione visiva è ulteriormente limitata dall’ingombro dell’anta stessa.
Ventilazione: piccolo angolo di apertura e flusso d’aria rivolto verso il basso
Tenuta all’aria: buona.
Tenuta all’acqua: buona.
Circolazione e affaccio: non consentita né circolazione né affaccio.
Ingombro interno: presente ma di pochi centimetri in quanto l’apertura dell’anta è limitata
Facilità di manovra: molto difficile e particolarmente pericolosa per individui di limitate capacità motorie.
Compatibilità con schermi: l’anta interferisce con gli schermi montati all’interno. Lo schermo esterno è difficile da azionare.
Manutenzione e pulizia: la superficie esterna risulta tanto meno accessibile quanto più piccolo è l’angolo di apertura; la normale pulizia è spesso disagevole.

6.     Visiera o compasso esterno
L’anta è incernierata alla traversa superiore del telaio fisso, sul lato esterno, e l’apertura è regolata da un braccio collocato sul bordo inferiore dell’anta. E’ un sistema utilizzato soprattutto nelle facciate continue.
Dimensione massima: analoga all’apertura alla francese
Stabilità: cerniere superiori opportunamente dimensionate.
Fruizione visiva: sono consentite specchiature di piccole dimensioni. In caso di anta aperta la fruizione visiva è ulteriormente limitata dall’ingombro dell’anta stessa.
Ventilazione: piccolo angolo di apertura e flusso d’aria rivolto verso l’alto
Tenuta all’aria: buona.
Tenuta all’acqua: buona.
Circolazione e affaccio: non consentita né circolazione né affaccio.
Ingombro interno: assente
Facilità di manovra: discreta con angoli limitati di apertura.
Compatibilità con schermi: l’anta interferisce con gli schermi montati all’esterno. Lo schermo interno è possibile solo con tende applicate all’anta stessa.
Manutenzione e pulizia: la superficie esterna risulta inaccessibile. La superficie interna è facilmente raggiungibile. La normale pulizia è spesso disagevole.

7.     Vasistas interno o ribalta interna
E’ un sistema usato in genere solo a fini di leggera ventilazione o in associazione con altre tipologie.
Dimensione massima: modeste prevalentemente a sviluppo orizzontale.
Stabilità: cerniere superiori opportunamente dimensionate. Dispositivi di blocco robusti per contrastare strappi dovuti a manovre brusche o a colpi di vento
Fruizione visiva: sono consentite specchiature di piccole dimensioni. In caso di anta aperta la fruizione visiva è ulteriormente limitata dall’ingombro dell’anta stessa.
Ventilazione: facilita l’uscita dell’aria viziata interna per tiraggio naturale verso l’alto. Capacità limitata di ricambio d’aria rapido.
Tenuta all’aria: buona.
Tenuta all’acqua: buona.
Circolazione e affaccio: non consentita né circolazione né affaccio.
Ingombro interno: modesto e collocato nella parte alta del vano.
Facilità di manovra: discreta con angoli limitati di apertura.
Compatibilità con schermi: l’anta rende impossibile l’azionamento degli schermi esterni ad imposta. E’ agevole la persiana avvolgibile, ma è difficoltosa la pulizia della facciata interna della persiana stessa. Lo schermo interno è possibile solo con tende leggere applicate all’anta stessa.
Manutenzione e pulizia: la superficie esterna risulta difficoltosa e solo previo sgancio del dispositivo di blocco che può essere un’operazione pericolosa. La superficie interna è facilmente raggiungibile.

8.     Bilico orizzontale
L’asse di rotazione è orizzontale ed in genere collocato centralmente: la metà al di sotto si proietta verso l’esterno, la metà di sopra si proietta verso l’interno.
Dimensione massima: il sistema consente luci di dimensioni considerevoli.
Stabilità: tutto il peso grava sui perni laterali, che oltre la funzione statica devono garantire la mobilità dell’anta.
Fruizione visiva: consente ampie metrature ininterrotte.
Ventilazione: consente una buona ventilazione, con immissione di aria nella zona inferiore dei locali e fuoriuscita di aria viziata nella zona superiore.
Tenuta all’aria: buona nella parte inferiore dell’anta. Nella parte superiore è necessario inserire punti di chiusura comandati dalla maniglia interna.
Tenuta all’acqua: buona nella parte inferiore dell’anta, che è normalmente la più esposta. Evitare questa apertura su luci senza protezione a gronda superiore.
Circolazione e affaccio: non consentita la circolazione e limitatissimo l’affaccio.
Ingombro interno: modesto e collocato nella parte alta del vano.
Facilità di manovra: non agevole.
Compatibilità con schermi: l’anta rende impossibile l’azionamento degli schermi esterni ad imposta. E’ agevole la persiana avvolgibile, ma è difficoltosa la pulizia della facciata interna della persiana stessa. Lo schermo interno è possibile solo con tende leggere applicate all’anta stessa.
Manutenzione e pulizia: la pulizia della superficie esterna è agevole solo nei tipi che consentono la rotazione completa a 180° dell’anta. Per effettuare ciò bisogna sbloccare la cerniera centrale e successivamente bloccarla nuovamente, per evitare che la spinta esercitata dall’utente in apertura non porti a facili incidenti domestici.

9.     Oscillobattente o anta-ribalta
Sistema di apertura diffuso dopo la metà degli anni 70, ha ormai conquistato enormi percentuali di mercato. E’ un’apertura che associa i vantaggi della regolazione del vasistas a quella del battente. Il movimento dell’anta è quello di un normale battente che ruota su cerniere laterali; la maniglia comanda il passaggio al movimento del vasistas durante il quale l’anta è appoggiata sulla cerniera inferiore e trattenuta da un braccio a forbice collocato in corrispondenza della traversa inferiore.
Dimensione massima: il sistema consente luci di dimensioni considerevoli ed un peso dell’anta pari a circa Kg 130.
Stabilità: come anta alla francese.
Fruizione visiva: come anta alla francese.
Ventilazione: consente una buona regolazione della ventilazione, che può essere continua in posizione vasistas, oppure diretta e repentina, in posizione di apertura alla francese.
Tenuta all’aria: come anta alla francese.
Tenuta all’acqua: come anta alla francese.
Circolazione e affaccio: come anta alla francese
Ingombro interno: come anta alla francese.
Facilità di manovra: agevole se con maniglia che abbia il blocco nei tre movimenti: apertura a battente, apertura a vasistas, chiusura, così da facilitare l’utente.
Compatibilità con schermi: come anta alla francese
Manutenzione e pulizia: come anta alla francese.

10.  Scorrevole orizzontale
E’ la tipologia che ha conosciuto la maggiore evoluzione nel recente periodo. Consente luci rilevanti con telai snelli, non comporta problemi di manovrabilità o di ingombro all’interno
Dimensione massima: il sistema consente luci di dimensioni considerevoli ed un peso dell’anta pari a circa Kg 300.
Stabilità: l’anta, sia in posizione aperta che chiusa, è appesa superiormente e non ha sollecitazioni flessionali dovute al peso proprio.
Fruizione visiva: è la tipologia che consente la massima dimensione della superficie vetrata.
Ventilazione: è consentita una regolazione continua dell’apertura. Nello scorrimento è possibile bloccare l’anta in un qualsiasi punto intermedio fra il tutto aperto e il tutto chiuso.
Tenuta all’aria: discreta ma non eccellente.
Tenuta all’acqua: discreta.
Circolazione e affaccio: è consentita la circolazione nella metà della luce, sia l’apertura ad un battente fisso e uno scorrevole, sia a entrambi i battenti scorrevoli
Ingombro interno: inesistente.
Facilità di manovra: agevole anche con ante di grandi dimensioni.
Compatibilità con schermi: è compatibile sia con schermi esterni che con schermi interni. Lo studio degli schermi deve tenere conto della grande dimensione
Manutenzione e pulizia: per ante di larghezza superiore ai 60 cm le superfici esterne non sono raggiungibili; la pulizia è possibile solo se lo spazio esterno antistante è accessibile.

11.  Scorrevole verticale o saliscendi
Tipologia scarsamente usata in Italia.
Dimensione massima: il sistema consente luci di dimensioni minime in relazione al peso massimo bilanciabile o compensabile.
Stabilità: la rottura accidentale dei cavetti o lo scarrucolamento sono le cause dei maggiori problemi.
Fruizione visiva: ostacolata dalla presenza di un nodo centrale disposto orizzontalmente nella specchiatura.
Ventilazione: è consentita una regolazione continua dell’apertura. Il sistema consente la circolazione dell’aria innescando un tiraggio naturale con fuoriuscita dell’aria interna viziata nella parte superiore (caso di entrambe le ante scorrevoli)
Tenuta all’aria: discreta ma non eccellente.
Tenuta all’acqua: discreta.
Circolazione e affaccio: il sistema non consente la circolazione. Consente l’affaccio per un massimo della metà della superficie del serramento
Ingombro interno: inesistente.
Facilità di manovra: agevole solo con ante di piccole dimensioni. Sistema molto pericoloso.
Compatibilità con schermi: è compatibile sia con schermi esterni che con schermi interni. Lo studio degli schermi deve tenere conto della metà luce inaccessibile
Manutenzione e pulizia: per ante di altezza superiore ai 60 cm le superfici esterne non sono raggiungibili; la pulizia è possibile solo se lo spazio esterno antistante è accessibile.

12.  Libro o fisarmonica
Le ante ruotano su cerniere laterali e traslano orizzontalmente sospese a guide superiori o appoggiate su guide inferiori. Il sistema consente di risolvere luci molto ampie con un ingombro minimo delle ante in posizione di apertura. Le prestazioni di tenuta all’aria sono scarse e i problemi di manovrabilità consigliano l’alleggerimento delle ante; per tali motivi il sistema è indicato solo quando non risultano di pregiudizio le scarse prestazioni di coibenza termica ottenibili.
Dimensione massima: il sistema consente luci di dimensioni importanti.
Stabilità: le ante scorrono su un carrello portante che sostiene l’intero peso dell’anta e lo trasmette al binario di scorrimento inferiore o superiore
Fruizione visiva: le specchiature vetrate sono di larghezza ridotta e l’ingombro visivo dato dai profili verticali accoppiati è consistente.
Ventilazione: è possibile la regolazione continua dell’apertura ed i colpi di vento non creano problemi di chiusura accidentale delle ante. Esposte al vento possono essere soggette a vibrazioni per i limitati punti di chiusura
Tenuta all’aria: prestazione molto bassa.
Tenuta all’acqua: prestazione molto bassa.
Circolazione e affaccio: il sistema consente l’apertura quasi totale della luce, che risulta impegnata dal solo spessore delle ante. L’ingombro a terra è costituito dalla sola guida per lo scorrimento, che può essere eventualmente anche incassata.
Ingombro interno: ridotto alla larghezza di una singola anta.
Facilità di manovra: agevole solo con ante di piccole dimensioni.
Compatibilità con schermi: è incompatibile sia con schermi esterni che con schermi interni.

13.  Scorrevole complanare
E’ un sistema che consente l’apertura scorrevole ad un’anta profilata come una normale anta a battente. In alcuni tipi è prevista l’apertura supplementare a ribalta. La ferramenta è alloggiata sulla traversa inferiore dell’anta mobile ed è mascherata da un carter di copertura, che ne è il limite estetico.
Dimensione massima: il sistema consente luci di dimensioni discrete. In media si può alloggiare un’anta da cm 180 purchè con peso inferiore a Kg 150.
Stabilità: come le ante alla francese
Fruizione visiva: ottima.
Ventilazione: l’apertura scorrevole permette la sola posizione di tutto chiuso o tutto aperto; una posizione intermedia non è vincolata. Il tipo con apertura a vasistas facilita il ricambio dell’aria viziata.
Tenuta all’aria: come le ante alla francese.
Tenuta all’acqua: come le ante alla francese.
Circolazione e affaccio: la circolazione risulta difficoltosa per la presenza della traversa inferiore del telaio fisso.
Ingombro interno: inesistente.
Facilità di manovra: agevole.
Compatibilità con schermi: è compatibile con schermi esterni, da studiare con attenzione data la presenza di parti fisse di dimensioni importanti.

14.  Lamelle o louvre
E’ un sistema costituito dall’aggregazione di più elementi con movimento a bilico senza interposizione di montanti. Tali sistemi comportano scarse caratteristiche di tenuta all’aria e all’acqua a causa del grande sviluppo dei giunti: il loro impiego è quindi limitato a situazioni in cui non sono richieste prestazioni elevate di tenuta ed isolamento termico ed acustico.
Dimensione massima: il sistema consente luci di dimensioni limitate.
Possibilità di realizzazione modulare del louvre.
Stabilità: nessun problema di stabilità
Fruizione visiva: frammentata dal numero delle lamelle.
Ventilazione: buona ventilazione perché regolabili in molte angolazioni
Tenuta all’aria: pessima.
Tenuta all’acqua: pessima.
Circolazione e affaccio: il sistema non consente ne circolazione ne affaccio.
Ingombro interno: minimo.
Facilità di manovra: agevole.
Compatibilità con schermi: è compatibile con schermi esterni ad avvolgimento.


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